L’unica cosa che conta.

Spesso,
molto spesso
ho pensato a te…

Il mio film
era sempre diverso…

A volte piacevole,
altre meno…

Ma una cosa
è sempre stata la stessa:

“bisogno di vederti,
di averti più vicino possibile…
Avere una voglia incontrollabile
di sentirti parlare e, soprattutto
perdermi
tra le tue braccia”,

ma poi,
dopo tanto tempo
che non ti vedevo
questo desiderio
pian piano
andava a calare,
fino a convincermi
che di te
non mi interessa
più niente ormai.

Poi arrivava
il momento
che ti rivedevo
e tutto
ritornava
come prima.

Stavolta però
è stato diverso…

Mi l’hai detto
che sei
innamorato di me…

Non ti lo immagini nemmeno quanta felicità
mi l’hai regalato pronunciando
queste parole…

Poi, sono tornata
a casa
più innamorata
che mai.

Di solito
giorni a seguire
riesco a distrarmi
e pensarti
sempre meno possibile, ma stavolta
è molto più difficile.

Non so se è perché
non ti l’avevo visto
per tanti mesi
o perché
mi l’hai detto
di essere
innamorato di me…

Comunque
non importa,
il fatto sta che
mi manchi,
mi manchi tanto, troppo…
Ho voglia
di vederti,
baciarti,
abbracciarti…
dirti che
anch’io
sono pazza di te…

Non sono cose che mi appartengono,
di solito
odio tutte queste sdolcinatezze,
ma tu mi fai venire voglia di gridare
al mondo intero
quello che provo,
e credo che anche se urlasse a squarciagola comunque non basterebbe per sentirmi soddisfatta, perché il mondo
è troppo piccolo
per contenere
tutto ciò
che provo per te.

Ti amo,
sì ti amo!

e per la prima volta nella mia vita
sono felice a pronunciare
queste parole.

TI AMO

e in questo istante
è l’unica cosa
che conta per me.

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Non lasciare per domani quello che puoi fare oggi.

Non sempre nella vita le cose vanno come desideriamo. È proprio per questo ci insegnano da quando siamo piccoli di accontentarsi. Mah mi chiedo perché!? Perché dobbiamo accontentarsi delle briciole quando possiamo avere un pezzo di pane intero?! Io credo che merito di più. Questo non vuol dire che sono presuntuosa o peggio. Significa semplicemente che so quanto valgo. Ne più ne meno. Sicuramente ci sarà qualcuno che mi critichera ma questo articolo è per altro pubblico. Per le persone che sanno cosa vogliono da questa vita. Vi auguro tutto bene del mondo e vi dico:non fate come me non aspettate che le cose cambiano da sole, cambiate, rischiate e soprattutto non fatevi spaventare dai vostri conoscenti perché loro sono invidiosi e non vogliono che vuoi avrete qualcosa di più di quanto hanno loro. Cambiate, rischiate, migliorate. Insomma non fare come me non perdete il vostro treno.
Sono sicura che a dicembre del 2018 ci sarà qualcuno che ha cambiato la vita grazie a queste parole e per me è la vittoria più grande essere la causa del loro cambiamento.
Intanto auguro a tutti un buon sabato sera. Ciaoooo.

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I miei colleghi

Ultimi giorni che lavoro…dopo anni…è dura ad accettare…sarebbe meglio qualche multa, un rimprovero, una discussione…no no non pensate che io amo il mio lavoro. Assolutamente no! Tutti questi anni mi sono lamentata, credevo di essere sfruttata, non apprezzata…ma ora mi sento che mi mancherà, mi mancherà tutto, le discussione con le mie colleghe che ormai, dopo tutti questi anni sono diventate le mie amiche, mi mancheranno i litigi con alcuni personaggi del genere maschile che credevo che sono i miei nemici, ma poi ho scoperto che hanno il cuore d’oro, il mio datore di lavoro che all’improvviso ha deciso di vendere senza dire niente a nessuno, e in qualche modo io lo capisco, perché dirlo prima porta male…peccato però che noi ci siamo trovati spiazzati davanti alla notizia a cose fatte. Non abbiamo avuto il tempo per abituarci che subito dopo abbiamo ricevuto le lettere di licenziamento…eh sì è proprio vero che non apprezziamo quello che abbiamo finché non viene tolto…
Insomma alla luce di tutto questo il futuro è molto incerto, una cosa è sicura: niente sarà più come prima… E nonostante tutto la vita continua e noi tutti siamo in attesa di scoprire che cosa ha riservato per ognuno di noi, perché dopo un treno arriva sempre un altro, importante saper aspettare e soprattutto non perderlo quando arriva, e qualsiasi cosa arrivi in futuro io lo porterò nel cuore tutti questi anni passati insieme sperando che anche loro (i miei colleghi) facciano altrettanto.

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Avrei fatto…

Avrei fatto e ho fatto di tutto per farti felice, ma è bastato un semplice, banale, forse anche un po’ infantile “fatti portare dalla tua amichetta” per rovinare tutto. È evidente che amore senza unico non può funzionare. Ti auguro tutto il bene, e spero davvero di riuscire un giorno pensare a te senza versare le lacrime.

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Tutto è e niente c’è

Amore è per sempre?
«Una volta si diceva “per sempre”. Ci si credeva, e ci si impegnava a restare insieme, nella buona e nella cattiva sorte. Io e mio marito siamo insieme da 52 anni, e ci vogliamo ancora molto bene. Ci siamo impegnati, abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma le abbiamo superate con fiducia. Ora le coppie durano sempre meno. Entrambi i nostri figli sono separati, e due nostre nipoti, sposate da pochi anni e con bimbi piccoli, sono già in seria crisi. Perché l’amore dura sempre meno?» L’amore di coppia è vulnerabile, e tende a morire rapidamente, innanzitutto perché sono cambiate le priorità: l’“io” è più importante del “noi”. Il diritto alla felicità è più forte dei doveri che il vivere in coppia comporta. E se “io” e “noi” sono in conflitto, ieri vinceva il noi, oggi vince l’io. Oggi la libertà, il piacere fisico, la felicità sessuale, la soddisfazione e la gratificazione personale sono più importanti del progetto di coppia e di famiglia con figli. L’unica certezza è l’Io, in una società dove aumentano esponenzialmente i single, sempre più connessi e sempre più soli, che s’incontrano a volte solo per far sesso. Il lato oscuro di questa polarizzazione sul piacere fisico è la frustrazione del bisogno di attaccamento e di amore, che attiva un senso profondo, e a volte devastante, di solitudine. Ne sono spia la crescente depressione, e l’uso crescente di droghe e forme diverse di dipendenza che vanno a surrogare un bisogno profondo di appartenenza, sempre più frustrato.
Oggi la ricerca dell’amore passione, sull’onda di un’attrazione fisica travolgente, è la priorità di chi è giovane e di chi si sente giovane. Ma anche di chi, stufo di una vita piatta, noiosa, prevedibile, frustrata e insoddisfatta, sente e vede l’innamoramento come la più piacevole “autoterapia” antidepressiva. A basso costo, anche, finché lo “sturm und drang” emotivo e gli sfaceli familiari che a volte ne conseguono non presentino conti vertiginosi, economici oltre che affettivi.
E’ cambiato il codice sociale: in società sempre più fluide, la famiglia ha assunto forme ameboidi. Entrare ed uscire da una famiglia è sempre più accettato come “normale”. Ma la rarefazione degli affetti, l’instabilità delle relazioni, il rischio che i figli vengano usati come armi improprie e come proiettili per ferire a fondo il partner separato rendono molto inquieta anche la “normalità” delle separazioni. Certo, molto dipende dalla qualità delle persone. Ci si può separare mantenendo relazioni civili ed educate, o ancora affettuose, ed essere genitori anche migliori, rispetto a quando si era insieme. Ma per molti figli la separazione crea cicatrici emotive permanenti, in cui si radica una sostanziale sfiducia nell’amore. Per cui, divenuti adolescenti e poi adulti, si preferisce avere relazioni di sesso, tenendo il cuore in frigorifero.

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Vivere alla giornata

Guardando avanti spesso si perde il presente. Pensiamo sempre a quello che faremo tra un mese, un anno, dieci anni… Pure la casa, a meno che non sei ricco sfondato, devi pensare di pagare una vita intera. Pensiamoci bene! Vi rendete conto che comprando un alloggio noi dobbiamo essere legati a vita, non solo al lavoro che stiamo svolgendo al momento dell’acquisto, ma anche al luogo in cui abbiamo comprato.
In un certo senso provo invidia verso gli zingari (mi riferisco a quelli onesti), almeno loro vivono alla giornata. Vanno dove porta il cuore, hanno una casa che gli permette di spostarsi tranquillamente da un luogo all’altro.
Certo, direte voi: chi ti vieta di fare la stessa vita? Mah, secondo me, o si nasce così o… per intenderci, il talento non è una cosa acquisita, o c’è o non c’è, ecco la stessa cosa. Nel caso mio, come in quello di maggior parte delle persone, devo adattarmi a quello che, secondo la società, è normalità.
Si nasce, si cresce, si invecchia con uno schema già definito. Certo alcune persone, me compresa, cambiano la città, tante anche il paese, ma poi..? Comunque rimangono legate al posto d’arrivo.
Anche le vacanze sono ben programmate. Dobbiamo prenotare a gennaio quello che faremo ad agosto. E il biglietto dell’aereo? Più anticipi meno paghi. Pure i figli non vengono più come un dono di Dio, ma sono i genitori a decidere quando devono arrivare. Se potessero, sceglierebbero anche il sesso del bambino.
L’unica cosa che non è mai programmata è la malattia, l’incidente, l’incendio… Quelli sì che arrivano senza nessun preavviso. Proprio per questo sarebbe giusto vivere alla giornata, perché nessuno di noi sa, quando po’ accadere una disgrazia.

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Riflessione

Adoro i programmi televisivi che insegnano qualcosa di nuovo. Però alcune, secondo me, meglio non far andare in onda. Come “alta infedeltà” ad esempio. Una bella scuola per i traditori seriali. Dopo aver visto diversi situazioni ti fa passare la voglia di creare un legame affettivo.
Comunque questo è il mio pensiero. Potrei anche sbagliarmi. Certamente devo riconoscere che in situazioni estremi, alcuni, fanno davvero, estremi rimedi.

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Non è facile, ma è possibile

È possibile essere onesti, generosi, amorevoli..? Sì, è possibile quando si tratta delle persone care, ma cosa succede quando si tratta dei nostri nemici? Allora sì che diventa un problema. Come si fa a voler bene a qualcuno, che automaticamente, ti viene voglia di odiare, di farli dei dispetti, e in alcune occasioni, anche delle vendette?
Partiamo dal presupposto che inizialmente siamo stati tutti uguali. Poi ognuno di noi, ha avuto la sua esperienza di vita che ci ha portato a diventare quello che siamo.
A volte è capitato anche a me di essere arrabbiata con diverse persone. Conosco perfettamente questo stato d’animo, questa rabbia che ti consuma da dentro, le risposte brusche ai propri cari, che non c’entrano niente con i miei problemi personali. Ecco, è proprio questo che ci fa capire che essere arrabbiati con gli altri, fa del male soprattutto a noi e alle persone a cui teniamo.
Voler bene ai nemici, secondo me, non è sbagliato, ma è la chiave della felicità. Grandi cose possono accadere facendo entrare l’amore, nei nostri induriti cuori.
Non è facile, ma è possibile.

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